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ORAZIO FALCHI

 

ME PIACE ABBRACCICATTE  

Me piace abbraccicatte quanno piove, quanno tra le linzola prufumate
te pozzo fa carezze dilicate,
e pocu importa se so' ghjà le nove.

Me piace abbraccicatte quanno piove, mentre le gocce d'acqua su li coppi concertono tra loro come scoppji
de campanelli spasi p'ogni dove.

Me piace abbraccicatte quanno piove, e accovacciamme dentro lu tepore
bellu,  tra 'n fiatu e 'n battitu de còre aspettanno carezze sempre nòve.

Me piace abbraccicatte quanno piove
e non pensà gnent'antro che all'amore, gustanno goccia a goccia lu sapore, scordanno li fastidji chi sa dove.

Me piace abbraccicatte quanno piove
fino a fa de du' fiati 'n fiatu sulu,
come du' tortorelle spiegà in vulu
l'alucce acerbe quanno fai le prove.

Me piace abbraccicatte quanno piove
e addormentamme pe sognatte ancora, poi risvejamme senza capì l'ora, riabbraccicatte mentre ancora piove.

 

IL FALCO

Baciato dal sole
va nel suo azzurro
il raro falco cantando.

Stridulo il verso lancia
a spaventate prede,
e dall'alto volteggiando
come leggiadro aquilone
s'inebria del suo cielo.

A naso in su,
senza ali ne piume
tendo le braccia all’infinito,
quasi a sentire
il sibilante fruscio
di quel libero volo
che pur vorrei.

Ma gli affanni
del nostro grave giorno
non salgono
verso il blu vertiginoso.

A ciascuno il suo volo,
a ognuno le sue zavorre
tristi o lievi.

A te l'infinito cielo,
a noi più spesso il grigio,
raramente i soavi colori
di albe rosate
e rossastri tramonti.



 

ORAZIO FALCHI, nato a Giano dell'Umbria (Pg) il 14 luglio 1941, risiede a Foligno in via C.Mameli al n. 15, è sposato con la signora Maria Caetana dalla quale ha tre figli, Daniele, Paolo, Alessandro.

Dopo le scuole Elementari consegue il diploma all'I.T.I S. di Foligno. E' pensionato dal 1995 dopo aver lavorato all'ENEL di Terni fino alla quiescenza. Nel 1991, per un caso di quelli inspiegabili, che però succedono, scopre la capacità di esprimersi in poesia, dapprima in "vernacolo", poi in Lingua. Compone quaderni di cinquanta liriche ciascuno ed ha già all'attivo, nelle due versioni, ventitre quaderni. (circa 1.200 poesie).

Ha scritto anche due opere teatrali,"La Scampanata" in dialetto, e "Lo Specchio" (recentissima) in lingua.

In questi anni febbrili partecipa a diversi concorsi di carattere Nazionale ed Internazionale, taluni vincendoli, e ottenendo ovunque lusinghieri successi di pubblico e critica.

I suoi molteplici interessi lo hanno condotto alla Presidenza dell'Associazione Amici della Terra di Giano, che salvaguarda la cultura del territorio gianese, è altresì attivo Socio dell'Accademia di Montefalco.

Continua a scrivere e lo farà fintanto che lo troverà divertente, poiché ritiene lo scrivere una delizia dello spirito.