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GIUSEPPINA PALOMBI


L’ECO DELLE GRIDA        

Quando la grande porta       
si chiuderà alla mie spalle    
e l’eco delle grida bambine   
sciamerà per le vie del paese   
io sarò ancora lì                
fra le pareti di gesso,   
in punta di piedi,      
per rubare ancora           
freschi messaggi       
per lavare ancora le mie angosce
nel mare limpido          
di lidi spensierati    
per crescere di nuovo 
ancora una volta         
insieme a voi       
e sperare ancora          
di esistere !        

LA NOTTE MI PRENDE

  Mi affascina
la notte
fresca e profumata
di primavera.
Nel mistero
delle tenebre ventose
aspiro i silenzi assopiti
catturo i respiri lenti
di vite nascenti
che il buio sottrae.
Fasciata nei miei pensieri
cavalco quel nero puledro alato
che tanto impressiona
e altrettanto conforta :
a briglie sciolte
esploro le mie memorie
fra rimpianti e sospiri
e mi perdo nell’oblio
dei miei sogni riparatori.

 

 

 




 

E’ nata in una piccola frazione del Comune di Umbertide, insegnante elementare in pensione da breve tempo.
Le sue radici umili, ma schiette e oneste sono state il marchio della sua esistenza.
Ha sempre amato tutto ciò che è semplice e genuino, mai alterato o falso. Di carattere un po’ introverso, timido, ma orgoglioso e caparbio ha fatto volare la sua fantasia per evadere il peso della
quotidianità.
I suoi grandi amori sono stati la scuola, la natura, la poesia e l’arte.
Ha vissuta una professione, che considera la più affascinante, vivendola con passione e impegno,
ma riconoscendo di avere anche ricevuto dagli occhi limpidi e sereni dei suoi ragazzi i doni della spontaneità, della spensieratezza, della voglia di vivere e crescere.
Ha partecipato a vari concorsi di poesia e prosa ottenendo lusinghieri successi.