A chi pensasse, preso da un ragionevole sconforto realista, che circoli culturali un po’ sullo stile "caffè letterario" siano solo il ricordo di un bel passato, proponiamo un esempio attuale che sta riscuotendo a Narni e non solo un inaspettato successo. "Librarsi, semicircolo ambulante di lettori nasce dall’incontro di persone che condividono l’amore per i libri", ci spiega Bruno Morelli, uno dei ventuno soci fondatori dell’associazione. "Condividere significa anche divulgare, operare un processo di contaminazione per avvicinare le persone alla lettura non facendo di essa un puro esercizio personale".

Significativa sia la scelta del nome dell’associazione sia il suo sottotitolo: "librarsi vuol dire possibilità di elevarsi attraverso la lettura. Il semicircolo è una figura aperta che dà un’immagine di accoglienza e apertura, un’idea che si oppone all’elargizione di un sapere dall’alto. E’ inoltre ambulante perché propone iniziative in luoghi solitamente inabitati". Mi spiega ancora Bruno che Librarsi si rifà alla cultura dei cerretani (abitanti di Cerreto di Spoleto), venditori ambulanti di stampe e di libri popolari che proponevano quindi una cultura alternativa a quella dei circuiti ufficiali. Proprio per questo tra i fini dell’associazione vi è la valorizzazione di autori locali, scrittori, attori, musicisti. Librarsi ha già edito una raccolta del poeta narnese Daniele Dionisi e presentato diverse altre opere come "Passami il sale"di Clara Sereni. Oltre all’attività di presentazione e piccola editoria, il semicircolo ha già promosso una serata di poesia presso il Parco dei Pini a Narni Scalo e "L’Osteria Letteraria" all’interno della manifestazione enogastronomica promossa da Slow Food con l’obiettivo di creare una continuità e ripetere tali incontri nel tempo.

Segnaliamo a questo proposito due interessanti iniziative di Librarsi:

· 12 Aprile 2003, Presentazione del libro di Darwin Pastorin: "Lettera a mio figlio sul calcio", al Teatro Comunale di Narni;

· 31 maggio 2003, Serata di Poesia Internazionale L’Arca di Babele, con lettura di poesie in diverse lingue da parte di persone straniere che vivono a Narni. Saranno inoltre recitate poesie in diversi dialetti. Librarsi vuole così dimostrare che è possibile mantenere salde le proprie radici e contemporaneamente aprirsi a nuove culture.